Addio a Edmund White, potentissima voce della letteratura gay contemporanea
Con la sua narrativa e la sua attenzione alla visibilità gay, ci lascia un riferimento imprescindibile della letteratura LGBTQ+

Il 3 giugno 2025, all’età di 85 anni, ci ha lasciato Edmund White, una delle voci più potenti della letteratura gay contemporanea, . Scrittore, saggista e attivista, White ha trasfuso l’esperienza omosessuale in letteratura, offrendo una narrazione autentica e viscerale dell’identità gay in anni segnati da repressione e silenzio.
Nato a Cincinnati nel 1940 e cresciuto a Chicago, White esordisce nella narrativa con Forgetting Elena (1973) che, da subito, ha rivelato la sua raffinatezza stilistica e la sua chiara dimestichezza con la cultura gay. In seguito, con la trilogia semi-autobiografica composta da Un giovane americano (A Boy’s Own Story, 1982), La bella stanza è vuota (The Beautiful Room Is Empty, 1988) e La sinfonia degli addii (The Farewell Symphony, 1997), White ha scritto pagine indelebili della letteratura queer del ‘900, restituendo il percorso esistenziale di un giovane omosessuale attraverso l’America degli anni ’50 fino agli anni ’90, affrontando tematiche come il desiderio, la vergogna, l’emancipazione sessuale e la pandemia da AIDS.
Negli anni ’80, stabilitosi a Parigi, White strinse amicizia con Michel Foucault e curò la biografia di Jean Genet, Marcel Proust e Arthur Rimbaud. Nel 1982, ha contribuito a fondare la Gay Men’s Health Crisis, una delle prime organizzazioni a rispondere all’epidemia di AIDS. Era il 1984, quando gli fu diagnosticato di essere sieropositivo.
White ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Lambda Literary Visionary Award, il National Book Foundation’s Lifetime Achievement Award e il PEN/Saul Bellow Award for Achievement in American Fiction. La sua opera ha influenzato enormemente le generazioni successive di scrittori Lgbt+, offrendo una rappresentazione pulsante e complessa dell’esperienza omosessuale. Con White, per la prima volta, forse, nella storia della letteratura contemporanea, uno scrittore ha dato voce, nelle proprie opere, in maniera inequivocabile, all’immaginario omosessuale, rivolgendosi ad un pubblico che, fino ad allora, era stato di fatto cancellato o relegato al silenzio.
