icon cerca

Un tesoro di storia e diritti: l’Archivio di Antinoo Arcigay Napoli riconosciuto come patrimonio di interesse storico

Nel mese del Pride, la Soprintendenza riconosce il valore culturale e civile di oltre quarant'anni di attivismo LGBT+ nel Mezzogiorno, un patrimonio unico di battaglie, memoria e prevenzione.

Un tesoro di storia e diritti: l’Archivio di Antinoo Arcigay Napoli riconosciuto come patrimonio di interesse storico

Cultura Queer, Pride & memoria

28 Giugno 2025

Di: Radio Pride

“Nel mese del Pride LGBTQ+, comunichiamo l’avvio del procedimento di dichiarazione di particolare interesse storico dell’archivio dell’Associazione Antinoo Arcigay di Napoli, nata nel 1984 e tra le più longeve d’Italia. L’Archivio è costituito da 85 buste di documentazione, oltre cento manifesti e striscioni datati dagli anni ’70, più di 500 monografie e una corposa raccolta di periodici italiani e stranieri specializzati in argomenti glbt, datati dagli anni ‘50, alcuni dei quali unici esemplari in Italia. Il Fondo testimonia il ruolo dall’Associazione, negli anni divenuta punto di riferimento per la collettività LGBT+ del Mezzogiorno, e documenta l’ideazione e lo sviluppo di campagne di comunicazione epocali, progetti e attività di informazione e di servizi, in particolare nel periodo di massima diffusione dell’epidemia di HIV. L’Archivio è stato ordinato e inventariato nell’ambito di un progetto di ricerca della Direzione Generale Archivi”.

Con questa dichiarazione la Soprintendenza Archivistica e bibliografica della Campania annuncia il provvedimento di tutela del nostro archivio storico dedicato a Paolo Poli.

La Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Campania ha ritenuto l’Archivio della nostra Associazione un patrimonio unico e insostituibile, frutto di oltre quarant’anni di storia, attivismo e memoria lgbt+ a Napoli e in Campania. L’Archivio in parola è un unicum – così recita il provvedimento a firma del soprintendente Dr. Capone – non solo perché è la più longeva lesbian, gay, bisexual, trans e intersex association (LGBT+) della Regione Campania (offerta di servizi, promozione di attività e iniziative rivolte alla collettività LGBT+, ai turisti LGBT+ provenienti dalle varie parti del mondo, a cittadini e cittadine), ma anche perché negli anni ha rappresentato il luogo di profusione di servizi, informazione e prevenzione dall’epidemia di HIV nel periodo di massima diffusione;

Il nostro Archivio – leggiamo da una nota di Antinoo Arcigay Napoli custodito presso il Centro di documentazione Paolo Poli, conserva documenti, manifesti, fotografie, opere, riviste e testimonianze che raccontano la storia delle battaglie per i diritti civili, la lotta all’HIV/AIDS, l’affermazione della visibilità e della dignità delle persone lgbt+. Un fondo straordinario che ha preso forma grazie anche al progetto “Il nostro orgoglio a voce alta”, finanziato dall’UNAR, e al successivo intervento di riordino e descrizione sostenuto dalla Direzione Generale Archivi. Oggi questo patrimonio è pronto a entrare ufficialmente nella sfera della tutela pubblica. L’avvio del procedimento non è solo un atto tecnico, ma rappresenta una presa di posizione culturale e civile: lo Stato riconosce come bene culturale ciò che per decenni è stato marginalizzato, silenziato, invisibilizzato. Questo avviene in un momento simbolico: alla vigilia del Napoli Pride 2025, quando migliaia di persone scenderanno in piazza per affermare che le storie, i corpi e le vite queer sono parte integrante della nostra storia collettiva”.