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Budapest Pride 2025: resistere all’oppressione, marciare per la libertà

Contro le leggi liberticide e l’odio di Stato, la risposta è la piazza: in Ungheria come in Italia, il Pride è lotta per la democrazia

Budapest Pride 2025: resistere all’oppressione, marciare per la libertà

Politica, Pride & memoria

29 Giugno 2025

Di: Claudio Finelli

Sabato 28 giugno 2025, Budapest è stata teatro di un evento storico per la città: circa 200.000 persone hanno sfilato in strada per il Budapest Pride, sfidando il divieto imposto da Viktor Orbán e trasformando il Pride in un’espressione collettiva di resistenza democratica e solidarietà LGBTIQ+.

Il sindaco della capitale magiara, Gergely Karácsony ha sfidato la legge liberticida di Orban, ha riconosciuto la manifestazione come evento municipale, aggirando legalmente il divieto. Il nuovo riferimento normativo vieta qualsiasi “promozione dell’omosessualità ai minori”, con sanzioni fino a 500 €, arresto per gli organizzatori e l’impiego di tecnologia di riconoscimento facciale.
Nonostante il tentativo di gruppi di estrema destra (come Mi Hazánk) di bloccare la marcia, occupando persino un ponte, la manifestazione si è svolta senza incidenti e senza che, ovviamente, la marcia arcobaleno conoscesse impedimenti alla sua avanzata.

La manifestazione ha radunato partecipanti da oltre 30 Paesi

con il supporto di circa 70 eurodeputati, ambasciate e organizzazioni internazionali . Una mobilitazione che ha un forte valore simbolico e politico, esprimendo un chiaro segno di resistenza alla deriva autoritaria del governo ungherese. In piazza, a Budapest, anche voci italiane, tra cui la segretaria del PD, Elly Schlein, che ha dichiarato “C’è una grandissima partecipazione, è segno che non si può vietare l’amore per legge”, Ivan Scalfarotto di Italia Viva, in un reel postato sui social ha scritto: “Democrazia batte Orban 3-0”. Alessandro Zan, attivista ed eurodeputato PD, anch’egli presente al Budapest Pride, in un reel pubblicato sui social, in cui mostra la folla arcobaleno presente in piazza, ha sottolineato con orgoglio che la partecipazione vince contro i sovranismi. La senatrice Maiorino del M5S, dal Budapest Pride, ha dichiarato che la manifestazione fa da argine all’erosione dei diritti. Carlo Calenda, politico di estrazione liberale e leader di Azione, anche egli presente a Budapest, ha ammonito che l’Ungheria deve decidere tra l’UE e Orban.

In Italia Onda Pride con sette piazze

Intanto, in Italia, l’Onda Pride non si è fermata ieri, sabato 28 giugno, si sono svolti ben sette Pride: il Milano Pride; il Bologna Pride; il Südtirol Pride (Bolzano); il Salerno Pride; il Sardegna Pride (Sassari), Ragusa Pride e l’Ostuni Pride, confermando come l’Onda Pride sia simbolo di partecipazione diffusa e molteplice che attraversa tutto lo Stivale.

 

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Infine, a Napoli, si è svolto un coloratissimo Flash Mob in sostegno del Budapest Pride. Le associazioni organizzatrici del Napoli Pride 2025 hanno realizzato un commovente Flash Mob in apertura del Pride Park, in piazza Carlo III, per esprimere supporto e vicinanza alla comunità ungherese. Un gesto di sorellanza e alleanza, che ha attivato al contempo il countdown verso la parata napoletana del 5 luglio.

fonte foto Budapest Pride: New York Times