In bilico tra giallo e tragedia: ipotesi di omicidio per la morte di Luca Canfora
Il costumista di Sorrentino fu trovato morto a Capri. A quasi due anni dalla tragedia, la giustizia apre finalmente una nuova pista: forse non fu un suicidio, ma un delitto.
Si aggiorna il fascicolo relativo alla morte del costumista napoletano Luca Canfora, il cui corpo esanime fu rinvenuto nello specchio di mare sotto via Krupp, a Capri, il primo settembre del 2023, durante le riprese del film Parthenope di Paolo Sorrentino.
Già dalla prima autopsia eseguita sul suo corpo, si erano rilevate fratture costali difficilmente compatibili con un suicidio realizzatosi attraverso una caduta da notevole altezza. Le risultanze di una seconda autopsia sembrano, adesso, confermare gli inquietanti dubbi della famiglia e dei conoscenti che, lo scorso febbraio, hanno chiesto la riapertura del caso: le lesioni sembrerebbero compatibili con un’aggressione avvenuta prima della caduta, non con un gesto volontario o una fatalità.
Canfora fu visto per l’ultima volta alle 4:30 del mattino al faro di Punta Carena, il corpo fu recuperato da un canoista ore dopo. Portafoglio e cellulare non furono rinvenuti con lui: secondo The Times, il suo telefono continuò a squillare anche dopo il ritrovamento, il che indica che non si trovava in acqua.
La soddisfazione del difensore della famiglia
L’avvocato Giuseppe Rossodivita, che assiste la famiglia, ha restituito alla stampa la propria soddisfazione per quanto emerso dalla nuova consulenza medico‑legale che conferma i dubbi sollevati sin dall’inizio sull’ipotesi del suicidio, lasciando emergere in maniera ufficiale la possibilità che il costumista sia stato ucciso. Canfora, figura di spicco nel mondo del cinema, aveva vestito celebrità in film come La grande bellezza, The Young Pope, The Two Popes.
Il fatto che la sua morte coincida con la scena di un suicidio sul set del film Parthenope aggiunge peraltro un alone tragico e inquietante all’intera vicenda. Allo stato attuale, l’ipotesi di omicidio deve convivere con quelle di suicidio e incidente, ma le evidenze spingono verso una caduta conseguente a un’aggressione. Resta da chiarire: chi era con Canfora quella notte? Da dove è stato effettivamente gettato? Dove sono cellulare e documenti?
