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Inclusione e diritti: al via oggi i Pride di Crema e Piacenza

Nonostante gli attacchi, Crema e Piacenza celebrano l'orgoglio e la parità di diritti per le persone LGBTQIA+.

Inclusione e diritti: al via oggi i Pride di Crema e Piacenza

Diritti civili, Pride & memoria

24 Maggio 2025

Di: Sharon Santarelli

Oggi, sabato 24 maggio, dopo il Pride di Sanremo dello scorso 5 aprile, l’Onda Pride 2025 riparte dalle città di Crema e Piacenza vedranno le loro strade colorarsi con i colori arcobaleno.

Due eventi che celebrano, seppur in due città diverse, l’inclusione ed i diritti della comunità LGBTQIA+. Le due organizzazione condividono l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza alla parità di diritti ed a promuove la cultura del rispetto e dell’uguaglianza.

Crema Pride: al via la prima edizione

Con il motto “Call me Proud, Call me Pride“, la Città di Crema celebra la prima edizione del suo Pride. La parata partirà da Piazza Garibaldi per le ore 15.00, attraversando Piazza Giovanni XXIII e Via Diaz, fino ad arrivare al Campo di Marte. Durante la parata, molti saranno gli interventi per sensibilizzare alla parità di diritti ed all’inclusione. L’organizzazione ha lavorato attivamente con associazioni locali, tra cui Crema Zero Barriere, per garantire l’accessibilità all’evento a persone con disabilità.  Accoglienza è la parola d’ordine di questo Pride. Numerosi Commercianti hanno supportato l’iniziativa del comitato del Crema Pride, esponendo il logo del Pride nelle loro vetrine ed invitando così tutta la comunità di Crema a partecipare all’iniziativa, colorando le strade della città dei colori arcobaleno.

Nei giorni, durante la notte a Crema sono apparsi alcuni manifesti contro il Crema Pride. Opera, rivendicata di un’associazione legata all’estrema destra. I cartelli sono apparsi all’esterno del Palazzo Comunale, sulla porta d’ingresso della sede del Partito Democratico, all’esterno del Bar Parko, sulla saracinesca della sede di Rifondazione Comunista e sul portone della Camera del Lavoro.

Il Crema Pride, però, si farà ugualmente. Nonostante le polemiche e gli attacchi alla comunità LGBTQIA+ e a tutti coloro che sostengono la parità di diritti.

Forti le parole del Comitato Crema Pride: “Il Crema Pride non si lascia intimidire da chi, con blitz notturni e gesti vili, tenta di seminare paura tra la cittadinanza. Un gruppo di estrema destra ha preso di mira istituzioni e attività private che hanno dato il proprio patrocinio e sostegno al primo Crema Pride, in programma per sabato 24 maggio. Questi atti, compiuti nell’ombra della notte, dimostrano chiaramente un intento intimidatorio che fallirà. Al contrario, ci spingono ad essere ancora più determinati, visibili e orgogliosi. Saremo in piazza, colorati e rumorosi come mai prima, per testimoniare pacificamente, con gioia e fermezza, il nostro impegno per una società dove ogni persona possa essere liberamente sé stessa, senza paura, violenze o discriminazioni.

Respingiamo con fermezza il tentativo tanto ridicolo quanto offensivo di associare la lotta per i diritti e la tutela contro le violenze alla pedofilia: una calunnia grottesca che riemerge dagli angoli più oscuri degli anni ’70 e che non merita altra risposta se non il disprezzo. È doveroso ricordare chi si cela dietro questi gesti e basta aprire Wikipedia per scoprire che il Veneto Fronte Skinhead è un gruppo che dalla sua nascita si è contraddistinto per atti reiterati di violenza e intolleranza. Intimidazioni, pestaggi, aggressioni, spesso armate, rivolte in particolare contro cittadini stranieri o esponenti di aree politiche avverse all’ideologia neonazista del gruppo. Emblematico è l’omicidio di Nicola Tommasoli, avvenuto a Verona nel 2008, per il quale sono stati condannati alcuni esponenti del VFS.

Negli anni, questo gruppo è stato responsabile di numerosi attacchi a sedi di partito, associazioni di volontariato e realtà di solidarietà cattolica. Innumerevoli le indagini condotte dalla magistratura per istigazione all’odio razziale, etnico e religioso, fino a casi di apologia di genocidio. Contro questa cultura dell’odio, rispondiamo con la forza dei diritti, della visibilità e della solidarietà. Il Crema Pride si farà, e sarà una festa per tutta la città”.

Alessio Maganuco, del Comitato Crema Pride ha posto l’attenzione sul difficile momento storico che comunità LGBTQIA+ sta vivendo: “il rapporto di Gay Help Line parla di 21.000 contatti ricevuti lo scorso anno di cui il 65% arriva da situazioni di discriminazione; un aumento, perchè l’anno precedente erano il 54%. Molti chiamano per rifiuto da parte dei genitori dopo il “coming out”, più del 40%subisce violenza all’interno dei nuclei famigliari dopo il “coming out”; più del 30 % è costretto a lasciare i nuclei famigliari e si registra anche un ‘emergenza abitativa per questi ragazzi. C’è un tema di sommerso che riguarda molti ragazzi e ragazze della la comunità LGBT che non denunciano nemmeno più la situazione di discriminazione che stanno subendo. Le classifiche internazionali ed europee ci mettono allo stesso livello dell’Ungheria. Sono dati pesanti”.

Piacenza Pride: quella del 2025 è la sua seconda edizione

Piacenza è alla sua seconda edizione del Pride, festeggiata con un fitto programma ricco di eventi. Il ritrovo è anche qui per le ore 15.00, mentre la parata partirà alle ore 16.00 e vi sarà la partecipazione di una Marching Band, di un treno arcobaleno con carri colorati per bambini ed adulti, Dj set e Drag Queen del collettivo Drag Attack. Sarà una vera festa.

Nel pomeriggio sono previsti anche dibattiti ed interventi, grazie alla partecipazione di importanti attivisti. Interverranno: Vladimir Luxuria (nota attivista per i diritti LGBTQIA+, presentatrice televisiva, una delle prime persone trans MtF pubbliche in Italia), On. Alessandro Zan (eurodeputato, attivista per i diritti LGBTQIA+), Sabrina Bambi (presentatrice radiofonica radio 101, comica), Gianmarco Negri (Avvocato, primo sindaco trans FtM d’Italia), Marika Gambardella (attrice trans MtF, protagonista della serie Netflix “Mare Fuori”).

Davide Bastoni, presidente Arcigay Piacenza, ha sottolineato l’importanza del Pride di questo anno. In un momento storico ed in un contesto sociale dove la politica, anche internazionale, sta facendo moltissimi passi indietro sotto il tema dei diritti e l’inclusione sociale è il momento di scendere per le vie della città e far sentire la nostra voce. La difficoltà della comunità di fare coming out e di essere accettato all’interno della stessa fa comprendere come il tessuto sociale abbia ancora importanti lacune legate all’inclusività ed all’uguaglianza. La comunità LGBTQIA+ di Piacenza si sta ingrandendo ed è il momento di sostenerla.

Al Pride parteciperà che  il “Borgo delle Perse” di Milano. Alle basi una forte amicizia di Bastoni con il gestore e lo staff, nata dalla volontà de il “Borgo delle Perse” realtà più piccola, rispetto a Milano, e di sottolineare che vi è un’unica comunità che scende in campo fianco a fianco per sostenere i diritti e l’inclusività.

L’importanza della promozione dell’inclusione

Gabriele Piazzoni di Arcigay,  a proposito dei Pride, ha affermato: “Partiamo con l’Onda Pride 2025 in un momento storico importante: la recente sentenza della Corte Costituzionale che rimuove gli ostacoli alla genitorialità lesbica è una vittoria fondamentale per i diritti civili. Finalmente, lo Stato riconosce ciò che la realtà ci dice da sempre: le famiglie arcobaleno esistono, amano e crescono figli e figlie felici. Oggi abbiamo un motivo in più per scendere in piazza e festeggiare la battaglia di due madri tenaci che ha cambiato il Paese , ma anche per continuare a lottare contro ogni forma di discriminazione. Il governo Meloni, invece di ascoltare le sentenze e la società civile, continua a promuovere politiche che negano diritti e autodeterminazione. Ma noi non ci fermiamo: l’Onda Pride è la nostra risposta, pacifica e determinata, a chi vuole farci tornare indietro”.

I comitati organizzativi di entrambi i Pride hanno organizzato due eventi per celebrare la diversità, la sua importanza, l’inclusione, la promozione dei diritti, promuovendo i valori ed il rispetto che dovrebbe essere alla base ed alle fondamenta di qualsiasi comunità sociale.