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‘Stretto Pride’, a Messina la parata rainbow scende in campo: “La Gpa non è reato universale”

Il 7 giugno le strade del capoluogo siciliano si dipingono con i colori dell’arcobaleno. Duca, presidente Arcigay Makwan Messina: “Nessuno decida sulle nostre vite. Questo governo va contro l’articolo 3 della Costituzione”

‘Stretto Pride’, a Messina la parata rainbow scende in campo: “La Gpa non è reato universale”

Pride & memoria

5 Giugno 2025

Di: Francesca Saccenti

Sono ‘universalmente reali’ in opposizione alle decisioni del governo Meloni, che il 16 ottobre del 2024 nelle aule del Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge Varchi, rendendo la Gpa, la gestazione per altri, un reato universale. Su questo claim di carattere politico si fonda lo ‘Stretto Pride’, la parata arcobaleno che sfilerà per le strade di Messina il 7 giugno, mostrando nel capoluogo siciliano l’orgoglio LGBTQUIA+. A intervenire sul palco ci saranno le mamme di Valentino, pronte a lanciare un messaggio di pace e inclusione. La battaglia legale vinta da Tiziana e Chiara, la coppia legata dall’Unione civile e insieme da sedici anni, per il riconoscimento del figlio nato dalla fecondazione assistita, rappresenta una storia di resistenza con un lieto fine: il bimbo a maggio ha ottenuto il doppio cognome. “Siamo per il principio autodeterminazione, ci battiamo per il diritto di decidere autonomamente sulla nostra vita e sui nostri corpi senza pressioni o condizionamenti, che provengono dall’esterno – spiega a RadioPride il presidente di Arcigay Makwan Messina, Rosario Duca -. Questo esecutivo va contro l’articolo 3 della Costituzione, nel quale viene stabilito che tutti i cittadini hanno pari dignità e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali”.

Il corteo

La manifestazione, che nel 2024 ha visto la partecipazione di 4mila presenze secondo le stime dell’organizzazione, partirà da piazza Antonello alle 17.30, mentre l’incontro è previsto già dalle ore 16.00. Durante il corteo tra musica e bandiere ci saranno gli interventi da parte di manifestanti, collettivi studenteschi, pro Palestina e attivisti. “Non ci sono madrine e padrini – ci tiene a precisare Duca – ognuno diventa protagonista del suo Pride, rigorosamente antifascista. Non paghiamo gli artisti, chi sceglie di venire lo fa perché crede nella causa. Oggi il Comune ha appeso il drappo rainbow sulla facciata di palazzo Zanca, un simbolo di come le istituzioni locali ci siano vicine”. Tra gli ospiti della serata a rubare la scena il comico Daniel Greco, mentre il 6 giugno dalle 18.00 alle 20.00 si terrà il Drag Queen Show de ‘Le Portinaie’, promosso da Caronte & Tourist (main sponsor dell’evento, che devolverà i proventi per la prevenzione alle associazioni LGBTQUIA+) a bordo della nave Pietro Mondello. “Ognuno ha un motivo personale per partecipare all’Onda Pride – spiega Simone Garretto del Gruppo giovani di Arcigay Makwan Messina, (l’associazione nasce nel 1987, il suo nome si ispira al ragazzo curdo di 21 anni impiccato in carcere in Iran con l’accusa di sodomia) -. Ma credo che si scenda in piazza soprattutto per coloro che vorrebbero esserci, ma non possono manifestare perché rinchiusi in un ambiente ostile. Persone represse, cacciate di casa da genitori che non hanno accettato il coming out. Ci sono Paesi in cui l’omosessualità è un reato, stati in cui c’è ancora la pena di morte. Un ragazzo della Tunisia è venuto in sede con le bruciature sulle mani, è arrivato qui in Italia per chiedere la protezione internazionale. Oggi c’è ancora più bisogno di Pride”.