In che modo le celebrità hanno influenzato la società attraverso il loro coming out? E in particolare, in che modo attori e attrici trans hanno indebolito (o in alcuni casi rafforzato) lo stigma del Mondo T? Dopo la nostra puntata abbiamo deciso di rispondere in parte a questi e altri quesiti.
Le celebrità hanno da sempre avuto il potere di essere un forte elemento d’impatto nell’avanzamento della lotta per l’ottenimento dei diritti civili e politici della comunità LGBT. In particolare, attraverso numerosi coming out, molti di questi hanno sdoganato il pregiudizio secondo il quale per interpretare un certo tipo di ruolo non era assolutamente possibile comunicare alla società il proprio orientamento sessuale o la propria identità di genere. È soltanto nell’ultimo decennio che le cose sono radicalmente cambiate (per fortuna in meglio), con l’introduzione sempre maggiore di personaggi LGBTQ+ in serie televisive e in importanti produzioni hollywoodiane. Noi di Radio Pride abbiamo stilato una lista di 5 attori e attrici transgender che hanno interpretato ruoli di successo in più produzioni.
Elliot Page, famoso per aver interpretato il ruolo da protagonista in Juno e per il ruolo di Vanya (poi Viktor) in The Umbrella Academy è senza ombra di dubbio il migliore esempio con cui cominciare. Elliot non ha mai nascosto la sua identità o il suo orientamento sessuale, difatti contribuendo in prima persona a presenziare ad eventi sull’awareness della popolazione sulle tematiche LGBTQ+. Il 1° Dicembre 2020 ha esordito con un tweet in cui ha dichiarato di essere un uomo trans e di preferire pronomi maschili o neutri.
Laverne Cox è un’attrice e attivista transgender. Ha abbattuto la barriera del pregiudizio interpretando la donna trans Sophia Burset in Orange is The New Black, vittima di violenza domestica e abuso perpetrati dal marito. La storia di Sophie ha sollevato un importante polverone sulla questione delle prigioni e su quale assegnare alle persone trans; una discussione non di certo priva di polemiche. Laverne Cox è entrata nella storia come la prima donna transgender a essere candidata a un Emmy Awards oltre ad aver conquistato la copertina della rivista TIME. Il contributo di Laverne Cox al Mondo T è sicuramente dei più preziosi e ha aiutato numerosi ragazzi e ragazze trans a fare coming out.
Jamie Clayton è un’attrice transgender diventata famosa per il ruolo di Nomi Marks in Sense8. Quella su Sense8 è una parentesi che va aperta e ben esplicata: la serie TV in questione è uscita su Netflix in un periodo in cui era forte l’influenza del Bury your Gays trope per il quale vi invitiamo a leggere questo saggio di circa 90 pagine. Si tratta di una tendenza per la quale i personaggi LGBTQ+ sono visti come più sacrificabili rispetto alle loro controparti eterosessuali. La morte dei personaggi LGBTQ+ viene vista come unica risoluzione che possa dare un senso alla trama, e spesso questa viene preceduta da momenti di grandissima propaganda pubblicitaria dove i produttori invitano ragazzi e ragazze della comunità a sintonizzarsi per godere dello spettacolo. Statisticamente, i personaggi queer hanno più probabilità di morire rispetto ai personaggi eterosessuali. Questa tendenza ha causato diverse problematiche nella società, come per esempio numerosi casi di suicidio in fasce d’età dai 12 ai 16 anni e la creazione di una fiera annuale conosciuta con il nome di ClexaCon. Sense8 è stata la prima produzione a restituire esempi e messaggi positivi per la comunità, e viene di conseguenza molto apprezzata dalla stessa.
Alexandra Billings è stata la prima donna transgender ad interpretare un personaggio trans in una serie tv, interpretando nel 2005 Donna in “Romy and Michele: In the Beginning”. Il lavoro di Alexandra ha ispirato una moltitudine di attori e attrici trans ad intraprendere la carriera, poiché prima del 2005 (e dunque in tempi recentissimi) i registi non prendevano in considerazione attori trans per interpretare personaggi trans: basti pensare a The Danish Girl interpretato da Eddie Redmayne.
Alex Blue Davis è un attore transgender famoso per aver interpretato il Dr. Casey Parker in Grey’s Anatomy. Lo show di Shonda Rhimes ha permesso di esplorare la storia di un medico transgender e delle difficoltà affrontate per poter esercitare la professione. Prima di fare il medico, tuttavia, il Dr. Parker era un militare dell’esercito americano, impegnato nel contingente informatico. Si tratta dunque di un importante focus sulla società americana apertamente transfobica e sul modo che questa ha di trattare casi di persone transgender in mansioni di importante responsabilità.
Alla luce di questi cinque casi è dunque chiaro che il mondo dello spettacolo influisce in modo importante sull’intera comunità LGBTQ+, soprattutto se a fare la differenza (come in questo caso) sono attori e attrici transgender. Attraverso la loro costante presenza sotto i riflettori, possono modificare l’opinione pubblica e apportare benefici significativi che non vanno trascurati. E tu, cosa ne pensi? Faccelo sapere nei commenti!
Nausica Federico
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