Ragazze trans stuprate, corteo a Napoli. Violenza snobbata dai media nazionali.

Redazione

Lunedì scorso circa un centinaio di manifestanti sono scesi per le strade di Napoli per portare solidarietà alle due turiste transgender vittime di violenza e stupro la notte tra l’11 e il 12 gennaio avvenuto un B&B ai Quartieri Spagnoli, dove le ragazze avevano deciso di trascorrere una breve vacanza. Il corteo, organizzato da una rete transfemminista napoletana, è partito da piazza Dante e si è concluso a piazza Municipio. Tappa a Largo Enrico Berlinguer dove ha avuto luogo un lunghissimo minuto di rumore per esprimere vicinanza alle due ragazze vittime di violenza. “Rabbia trans furia queer: sorelle trans non siete sole” lo striscione d’apertura del corteo. “Vogliono insabbiare tutto, dopo una settimana già non c’è più traccia di questa tragedia, Se fosse accaduto a donne eterosessuali e cis ci sarebbe stata una risonanza maggiore. E’ probabile che le istituzioni non vogliano che se ne parli per non macchiare l’immagine di Napoli.”, affermano gli organizzatori del corteo. “È sbagliato contestare tutto e tutti a prescindere, senza conosce i fatti, – dichiara Antonello Sannino, presidente di Antinoo Arcigay Napoli -. Le istituzioni locali, Comune e Questura centrale di Napoli, sono state vicino alle ragazze e hanno supportato la nostra azione in ogni frangente. Le ragazze sono state accompagnate in ospedale e seguite dalla nostra referente, Daniela Lourdes Falanga, poi dal nostro legale e dal Comune che immediatamente ha manifestato, attraverso il Sindaco e l’assessora Ferrante, la volontà di costituirsi parte civile al processo. Sono infine completamente d’accordo – conclude – sulla totale assenza dei media nazionali, se le giovani fossero state due cisgender, la notizia avrebbe sicuramente occupato tg, talk e approfondimenti”.
La duplice violenza e lo stupro era stato denunciato da Antinoo Arcigay Napoli e le due giovanissime vittime sono state ospitate in una struttura protetta del Comune di Napoli e gestita dalle associazioni LGBTQI+. Sui terribili fatti sta indagando il commissariato di San Ferdinando e la Questura di Napoli, risulta già un arresto di un 28enne napoletano e l’identificazione degli altri componenti del branco.

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