Vannacci a Napoli, la voce della comunità LGBTQI+, FATT: “Represso il nostro dissenso”. Arcigay Napoli: “Presentato esposto contro il generale”

Salvatore Piro

“A ridurci non è stata la pioggia, ma l’atteggiamento della Questura, che ha “giocato” sulla paura oggi esistente in Italia. Quale? quella di scendere in piazza, quella di manifestare contro il fascismo”. Lo ha dichiarato a Radio Pride Davide Dioguardi, giovane attivista napoletano della rete chefattpride (FATT). Dioguardi è sceso in piazza a Napoli con altre 30 persone, manifestando il suo dissenso contro l’arrivo in città del generale della Lega Roberto Vannacci, candidato alle Europee. Il generale, nel frattempo, era impegnato in un Teatro sul lungomare nella presentazione del suo secondo libro ”Il mondo al contrario”.

All’esterno della sede designata per la presentazione, 30 attivisti della comunità LGBT si sono scontrati con le forze dell’ordine, schierate in assetto antisommosa, mostrando uno striscione con la frase ”Vannacci Napoli non ti vuole, fattene una ragione” e reggendo una bandiera palestinese.

Altri, invece, mostravano la foto del generale con gli occhi coperti dallo slogan ”cacciamolo”. Alcuni manifestanti hanno provato a superare il cordone di polizia, poi hanno lanciato palloncini pieni d’acqua e quindi colpito gli scudi degli agenti con aste di bandiera. La polizia ha risposto con l’utilizzo dei manganelli. I due schieramenti si sono fronteggiati lungo via Nazario Sauro.

“La Questura non ha agito in maniera chiara” ha detto ancora Dioguardi, tra i leader della protesta, “giocando tutto sulla paura che, oggi, aleggia in Italia. Scendere in piazza per professare l’antifascismo, il dissenso contro ideologie xenofobe o transfobiche, ormai fa paura”. A giudizio dei manifestanti, le poche persone scese in piazza non sarebbero state dunque “bloccate” solo dal maltempo. Alcuni testimoni riferiscono al riguardo di presunti atti di dissuasione esercitati nei loro confronti da alcuni poliziotti poco prima della partenza del corteo. “Ero in un bar – racconta uno di loro – mi ha avvicinato un poliziotto. Mi ha detto di non andare alla manifestazione”.

“Napoli non può accettare che Vannacci venga qui a parlare prima delle Europee. Le sue idee sono inaccettabili, razziste, omfobiche. Non possiamo tollerarle” racconta Luca, intercettato durante la marcia di protesta partita da lungomare Caracciolo e terminata, dopo circa un’ora, al coperto della Galleria Umberto I. Il generale Vannacci è da tempo criticato a causa delle sue alquanto “bizzarre” idee. Da ultimo, Vannacci, in un’intervista rilasciata a al quotidiano La Stampa, avrebbe lasciato intuire la sua volontà di organizzare classi di scuola apposite per i ragazzi disabili.

Da segnalare inoltre che Antinoo Arcigay Napoli ha presentato un dettagliato esposto in Procura contro il generale della Lega di Matteo Salvini. “I sottoscritti, Massimo Arcangeli e Antonello Sannino” dell’Ufficio di Presidenza dell’Associazione “annunciano di aver presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Napoli perché la magistratura valuti se sussistono i presupposti per ritenere che il volume “Il mondo al contrario” di Roberto Vannacci, autopubblicato dal generale nell’agosto del 2023, sia un pericoloso veicolo di propaganda di idee, azioni, attività e comportamenti omofobi, sessisti e razzisti. Nel riporre piena fiducia nell’operato della magistratura e nei valori di uno Stato costituzionale che non può consentire in particolare a nessun cittadino italiano, tantomeno a un generale delle Forze Armate, il diritto di rivendicare sentimenti di odio e di disprezzo nei confronti di minoranze giudicate “non normali”, con inequivocabile riferimento alle comunità LGBTQIA+, i sottoscritti richiamano nel contempo tutti al senso di responsabilità, fuor della logica degli opposti estremismi, perché sia lo Stato di diritto ad adottare o a predisporre, per il tramite dei nostri ordinamenti, e con gli strumenti istituzionali di cui dispone, le misure confacenti al caso”.

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