A Napoli, III edizione di Combo, The Queer Dance Combination Festival. Nicolas Grimaldi Capitello (Team Cornelia): La danza è un modo per creare libertà

Claudio Finelli

Tutto pronto per la terza edizione di Combo – The Queer Dance Combination Festival che avrà luogo da venerdì 7 a domenica 9 giugno 2024 a Galleria Toledo, storica sala dei Quartieri Spagnoli, diretta da Laura Angiulli, che da sempre ospita e promuove proposte artistiche sperimentali e innovative.

Nel “Pride Month”, il mese del Pride, la Compagnia Cornelia presenta Combo, festival di danza contemporanea che trae ispirazione dal concetto di combinazione, secondo il quale ci si riferisce ai vari possibili modi con cui si possono accostare due o più elementi. L’evento indaga le affinità, le controversie e i paradossi che possono venirsi a creare nel momento in cui persone, culture o corpi diversi entrano in contatto. Nello specifico – come esaustivamente spiegato nella presentazione dell’attesa kermesse – la terza edizione del festival presenta riflette sulla tematica della pace e sulla condizione dell’essere umano contemporaneo. Queer è un termine anglosassone che sta per «strano», «bizzarro», e a sua volta deriverebbe dal tedesco quer, «diagonale», «di traverso». Attraversare trasversalmente sia il pubblico che l’arte è uno degli obiettivi del Combo festival che intende creare un ambiente-evento inclusivo, in cui i concetti di strano e di normale possano essere messi in discussione attraverso il corpo danzante. 

Il team Cornelia, composto da Nyko Piscopo, Eleonora Greco, Leopoldo Guadagno, Francesco Russo, Nicolas Grimaldi Capitello, nelle note di presentazione dichiara: “Pensiamo che la diversità sia il dono più importante di questo mondo e noi abbiamo il compito di sfruttarlo al meglio. Attraverso lo spettacolo dal vivo, infatti, possiamo ammirare tutto ciò che è convenzionalmente ritenuto diverso da noi stessi e abbiamo la possibilità e il dovere di arricchirci osservando la cultura, i costumi e la lingua altrui, mettendo da parte il conformismo, le convenzioni e la quotidianità. Solo attraverso la diversità nel mondo possiamo completare la nostra persona e mantenerla tale.”.

Per saperne di più sulla terza edizione di Combo – The Queer Dance Combination Festival, contattiamo telefonicamente Nicolas Grimaldi Capitello, del team Cornelia.

Danza e cultura queer: quali sono gli elementi di forza di questa combinazione? Quale il potenziale culturale di questo incontro?
Il corpo è disponibile ad ogni forma e movimento. La diversità, l’inclusione e la scoperta sono tre punti che hanno sempre contribuito all’evoluzione della danza rendendola arte viva e contemporanea ai cambiamenti sociali. Il corpo è ciò che può avvicinare sensibilmente tutti in uno spazio senza pregiudizio e preconcetto.

Questa terza edizione del festival, presenta una programmazione artistica funzionale a riflettere sulla tematica della pace e sulla condizione dell’essere umano contemporaneo. Come può l’arte, e la danza in particolare, accelerare i percorsi di pace? Come definiresti, in maniera sintetica, la condizione dell’essere umano contemporaneo?
Il termine queer lo intendiamo anche come parola che vuole celebrare ciò che è “diverso da ciò che viene ritenuto normale”: abbiamo riflettuto sul fatto che siamo abituati a molte brutture e tragedie e che tutti abbiamo bisogno di bellezza e di verità. La danza è un modo per creare libertà, incontro e per mandare a tutti un messaggio positivo di pace ed umanità. Inoltre la conoscenza di diverse condizioni, pratiche e movimenti può sicuramente contribuire alla crescita di una cultura purtroppo assente in Italia.

Qual è l’approccio degli artisti italiani, a tuo parere, allo scenario culturale della queerness? Qual è il Paese che, secondo te, può definirsi oggi la vera culla della cultura queer?
Credo che in Italia l’arte si pone in maniera molto stereotipata rispetto al concetto di queerness. All’interno della programmazione di Combo cerchiamo innanzitutto di coinvolgere le comunità di danzatori e di avvicinarle alla cultura LGBTQI+ per scoprire cosa ne deriva artisticamente. Gloria Gaynor, i tacchi ed i crop top ci saranno sempre; ma deve esserci sempre anche altro, perché essere queer è tanto altro!

In merito al Paese pensiamo che ci sia ancora molto da fare, soprattutto in alcune zone del mondo in cui alcuni diritti e libertà non sono proprio contemplate.

Il programma completo del Festival può essere consultato sul sito di Galleria Toledo (https://galleriatoledo.it/index.php/it/spettacoli/stagione-2022-2023/500-combo-festival-iii-edizione-3), per avere info sui biglietti in promozione riservati alle socie e ai soci di Arcigay: https://www.arcigaynapoli.org/2024/06/02/dal-7-al-9-giugno-combo-the-queer-dance-combination-festival-a-galleria-toledo-biglietti-in-promo-per-arcigay/

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