Free-condom-art, Marianna Vittorioso: la mia arte per diffondere una cultura sessuale basata sulla protezione

Claudio Finelli

Lo scorso venerdì 24 maggio, si è inaugurata al Riot Concept Store di Napoli, l’installazione artistica “The Riot for Love” di Marianna Vittorioso, un enorme coloratissimo distributore di preservativi gratuiti che resterà in maniera permanente nel basement del locale, con cui l’artista intende sensibilizzare i giovani sul tema del sesso sicuro.
Grazie all’opera della Vittorioso, il Riot Concept Store  è diventato anche Free Condom Point con un orario di apertura al pubblico, fra l’altro, molto ampio (10 – 1,30), schierandosi in prima linea nella lotta contro le malattie sessualmente trasmissibili, oggi in preoccupante aumento soprattutto fra i giovanissimi.
L’istallazione della Vittorioso è un percorso fatto di rimandi al mondo dell’infanzia al cui centro c’è il personaggio di Alice, creato da Lewis Carroll, metafora della crescita e della trasformazione che, nella rilettura artistica della Vittorioso, diventa simbolo di consapevolezza: quella di essere regina di se stessa e del proprio destino.
Durante il vernissage si è svolto peraltro un talk pubblico moderato dal giornalista e fotografo Salvio Parisi che ha coinvolto, insieme all’artista, anche Luigi Scarpato (Medico chirurgo Specialista in Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse – Dirigente medico presso l’Istituto di Tumori Pascale di Napoli); Viviana Rizzo, (infettivologa e responsabile salute Antinoo Arcigay Napoli); Antonello Sannino, (Presidente Antinoo Arcigay Napoli); Claudio Finelli, (referente cultura Antinoo Arcigay Napoli) e Monica Vinco, (Lelo MarComms Manager Italy).
Quella del Riot è stata la seconda tappa di un percorso espositivo partito dal Centro Storico napoletano con il lounge bar Tools, inserito in “Love with courage / protect with love…non t’‘o scurdà”, progetto diffuso che mira a creare in ogni quartiere del territorio una mappa di free condom point. 
Il Progetto “Love with Courage/Protect with Love…nun t’‘o scurdà” gode del Patrocinio del Comune di Napoli e di Antinoo Arcigay Napoli ed è inoltre supportato da LELO HEX, azienda svedese che ha fornito per questa occasione 2500 preservativi. 
Per saperne di più sull’opera della Vittorioso, raggiungiamo l’artista telefonicamente.

Marianna, con la tua arte inviti i ragazzi a farlo quanto, come e con chi vogliono ma di farlo sicuro. Da dov’è nata la spinta ad abbracciare questa causa?
Non c’è un unico motivo che mi ha spinta ad abbracciare questa causa. Sicuramente sono rimasta colpita dai dati forniti dall’OMS e dagli ospedali locali, di cui non dò colpa ai giovani disinformati ma al fatto che al potere c’è sempre una società adulta che non comunica usando il loro linguaggio.
Non c’è bisogno di milioni di euro ma di mezzi contemporanei e persone che razzolano come predicano!
Nel mio piccolo provo a mettere a disposizione la mia arte per diffondere una cultura sessuale basata su protezione, consenso, inclusività cercando di creare intorno ad essa situazioni in cui si possa discutere senza vergogna su temi che circondano la sfera sessuale, in termini di salute, ma anche di piacere. L’arte è un mezzo comunicativo libero e coinvolgente e può informare e far riflettere i più giovani su infezioni e conseguenze senza però spaventarli, perché ha il potere di catturare l’attenzione senza imporre ‘regole’ all’educazione al sesso.
Ci tengo a precisare che il mio progetto è un “mezzo” che sta funzionando grazie alla collaborazione tra persone con conoscenza dei temi trattati, quali medici, operatori sanitari, giornalisti, brand di preservativi ecc. che mi stanno accompagnando in questa piccola ma spero utile battaglia!

Nell’ universo Lgbtq+ c’è forse più consapevolezza e meno tabù in materia di “sesso sicuro”. Credi che fra gli eterosessuali ci sia più ignoranza a riguardo?
Assolutamente si! Molte persone pensano ancora che queste infezioni, specie l’HIV, sono “malattie dei gay”, per cui non comprendono la necessità di proteggersi. Né tantomeno vanno a farsi il test dopo rapporti occasionali non protetti. Troppo spesso sento dire “non abbiamo usato il preservativo ma sono tranquilla/o perché so che è una persona per bene”: questa è l’affermazione che mi fa più terrore! Ma se nel 2024 c’è ancora chi la pensa così, vuol dire che i mezzi utilizzati per l’informazione sul tema andrebbero cambiati!

Con le sue istallazioni vuole creare una vera e propria mappa su territorio cittadino. Il progetto si estenderà ulteriormente in seguito?
Il progetto di free-condom-art, prevede di realizzare installazioni artistiche permanenti contenenti preservativi gratis prelevabili direttamente dall’opera, in diverse zone della città di Napoli, fino ad avere una copertura sia per fasce orarie che per quartieri di free-condom-point.
Le installazioni oltre ad essere dei distributori di preservativi gratuiti contengono anche informazioni e contatti in caso di rapporti a rischio, volontà di testarsi gratuitamente ecc.
Pertanto sono in cerca di locali aperti al pubblico che vogliono aderire a questo progetto.

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