Genova accoglie il Liguria Pride. Gibelli (Liguria Pride): Quest’anno la nostra FURIA QUEER animerà il Liguria Pride 2024

Claudio Finelli

Una settimana di eventi organizzati ai Giardini Luzzatti di Genova e che culminerà nel Pride del 8 giugno: così la città ligure si prepara ad accogliere la consueta Onda arcobaleno che, ogni anno, attraversa lo stivale.

Tantissimi gli eventi e anche interessanti: tra cui il concerto di Big Mama la sera prima del corteo, spettacoli drag, una mostra sull’arte dello Shibari, lo stand up delle Recensioni non Richieste e il Village Kids dedicato ai più piccoli.

Tra i talk in programma, merita certamente attenzione quello legato alla sessualità kinky, quello dedicato al poliamore, quello in cui si discuterà di Hiv e quello che affronterà il controverso fenomeno del pink washing nella propaganda politica occidentale.

Per saperne di più, raggiungiamo telefonicamente Ilaria Gibelli, presidente del Liguria Pride odv e membro del Coordinamento Liguria Rainbow

Il prossimo 8 giugno, l’Onda Pride 2024 arriva a Genova. Quali saranno i contenuti politici del vostro Pride? Quali gli ospiti che prenderanno parte alla manifestazione e quale l’eventuale madrina? Ci sarà una parte “ludica” o un party conclusivo?
Quest’anno sarà la nostra FURIA QUEER ad animare il Liguria Pride 2024 e ad attraversare le strade e riempire le piazze, la FURIA che è rabbia, impeto e urgenza, dei nostri desideri, delle nostre azioni, delle nostre rivendicazioni, che si fa travolgente, QUEER, CREATIVA, RIGENERATIVA motore della nostra RESISTENZA INTERSEZIONALE contro un sistema millenario, permeante, un sistema PATRIARCALE che dobbiamo SMONTARE dalle fondamenta, fuori e dentro di noi, per un CAMBIAMENTO che investa la società nella sua interezza, negli spazi che abitiamo, nelle relazioni che ci connettono alle altre persone, nella quotidianità tutta.
La FURIA che agiamo come COMUNITÀ, camminando e dissentendo INSIEME, affrontando il conflitto esterno e interno mettendoci in discussione e in relazione, con modalità che ci appartengono e rivendichiamo, perché sappiamo di non voler “smantellare la casa del padrone con gli attrezzi del padrone”, come ci ricorda Audre Lorde.
Abbiamo una nostra cassetta degli attrezzi per SMONTARE IL PATRIARCATO, fatta di CURA, RESISTENZA, ASCOLTO, TESTIMONIANZA, LOTTA, RIAPPROPRIAZIONE, IRONIA, GIOIA QUEER e ORGOGLIO. La FURIA che attraversa la nostra  STORIA, compagna costante del movimento LGBTQIA+, dei movimenti FEMMINISTI, appiccicata come stigma e rivendicata dalle LESBICHE FUORIOSE, laFURIA TRANS* che decostruisce ogni norma imposta, patriarcale e cisetero.
La FURIA MOSTRUOSA, chimerica, NON RASSICURANTE dei nostri CORPI che vengono controllati, deumanizzati e cancellati, delle nostre famiglie non riconosciute, ostacolate e separate, dei nostri diritti negati.
La FURIA contro omolesbobiatransfobia, sessismo, machismo, razzismo, abilismo, grassofobia, sessuofobia, fascismo, capitalismo, militarismo. La FURIA che abbraccia tutte le soggettività oppresse e spiana la strada per la loro autodeterminazione.
Non abbiamo una madrina per nostra scelta, ma avremo tanti ospiti speciali, ed al pride dell’8 giugno sarà con noi Bigmama. Avremo un Village dal 1 giugno all’8 giugno che si terrà ai Giardini Luzzati dalle 16.30 a tarda sera. Il 7 giugno avremo il concerto di Bigmama e l’8 giugno festa in piazza ai Giardini Luzzati con i Free shot e poi dj set e party conclusivo al Banano Tsunami

Come è accolto dall’amministrazione e dalla società civile il Pride? Quali sono le vostre aspettative? Avete incontrato criticità nell’organizzazione?
L’amministrazione comunale non partecipa da anni alle iniziative legate al Liguria Pride quali la giornata internazionale contro l’omobilesboatransfobia e il Liguria Pride. Noi, del Liguria Pride, anni fa abbiamo deciso di non chiedere più il patrocinio al Comune di Genova e alla regione Liguria in quanto le loro politiche sono jn contrasto con le nostre. Inoltre la Lega ha emesso un comunicato in cui chiede al sindaco Bucci di intervenire e bloccare i laboratori per bambin* che si terranno nel Liguria Pride Village in quanto, a loro dire, diffondono la teoria gender. Le nostre aspettative sono quelle di sensibilizzare la cittadinanza, comprendendo che le diversità sono una ricchezza invece che essere un problema. In antitesi con il pensiero unico delle destre che è imperniato sul considerare uguali solo le persone bianche etero benestanti e conservatrici. Nonostante la politica non ci dia il suo sostegno e anzi ci attacchi continuamente, la società civile ci sostiene. Come ad esempio la coop. il Ce.Sto che ci mette a disposizione lo spazio dei giardini Luzzati per lo svolgimento del Liguria Pride Village.

Quali sono le principali sfide che la comunità LGBTQ+ affronta a Genova e in Liguria?
La principale sfida è raggiungere il più altro numero possibile di persone con i nostri corpi e i nostri contenuti riuscendo a rendere intersezionali le lotte che legano la comunità LGBTQIA+ alla città ed alla regione, cercando di cambiare dal basso la situazione altamente discriminatoria che parte dalle istituzioni.

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