Aggressione omofoba con minacce a Torre Annunziata: “fr che lo prendi nel c** ti accoltello in faccia”
L'attivista Francesco Caraviello vittima di insulti e gravissime minacce nei pressi della stazione EAV. Antinoo Arcigay Napoli annuncia denuncia.
Ennesimo e gravissimo episodio di violenza e omofobia si è consumato oggi, 13 ottobre, alla stazione ferroviaria EAV di Torre Annunziata, dove Francesco Caraviello, giovane attivista di Antinoo Arcigay Napoli e presidente dell’associazione Discovery Queer, è stato vittima di una brutale aggressione verbale degenerata in esplicite minacce di accoltellamento.
L’episodio è avvenuto nel pomeriggio. Caraviello, trovandosi nei pressi della stazione, è stato avvicinato da un ragazzo che hanno iniziato a rivolgergli una sequela di insulti a sfondo omofobo, con le consuete ingiurie come «ricchione» e «fr***». Gli insulti sono culminati nella gravissima e agghiacciante minaccia: «fr*** che lo prendi nel c*** ti accoltello in faccia».
L’attivista ha raccontato che gli sfottò e gli insulti non sono un episodio isolato, ma andavano avanti da giorni. Oggi, tuttavia, Francesco ha trovato la forza di reagire all’attacco.
Antinoo Arcigay Napoli ha immediatamente espresso piena solidarietà all’attivista, che pur provato dall’accaduto sta bene, e ha annunciato che lo supporterà nella denuncia formale che verrà presentata alle autorità di Pubblica sicurezza.
Antonello Sannino, Presidente di Antinoo Arcigay Napoli, ha commentato l’accaduto con estrema preoccupazione: “Ancora una volta si è sfiorata la tragedia. La frase ‘ti accoltelliamo in faccia’ non è una bravata, ma una gravissima minaccia che poteva trasformarsi in tragedia. Insieme a Francesco denunceremo l’accaduto alle autorità sul territorio.”
Sannino ha concluso lanciando un appello urgente alle istituzioni: “Chiediamo con urgenza maggiori interventi su quella che è sempre più una emergenza sicurezza per le persone LGBTQIA+. Le istituzioni devono agire immediatamente per garantire la sicurezza e il rispetto di tutti i cittadini e di tutte le cittadine, soprattutto delle fasce della popolazione maggiormente esposte ad un crescente odio omotransfobico, alimentato dai discorsi d’odio di una parte della classe politica nazionale e locale“.