I Pochos Napoli sono la prima squadra LGBTQIA+ promossa in Seconda Divisione FIPAV
Un traguardo che va oltre lo sport, simbolo di accoglienza, rispetto e determinazione

La squadra di volley dei Pochos Napoli scrive una bellissima pagina di storia nel panorama sportivo italiano: la squadra LGBTQIA+ napoletana ha conquistato sul campo la promozione in Seconda Divisione della Federazione Italiana di Pallavolo (FIPAV). Un traguardo definito come “un sogno che si realizza“, frutto di passione, impegno e amore, come si legge sulla pagina ufficiale del team partenopeo.
Questa vittoria assume un significato che trascende il mero risultato sportivo, ponendosi come testimonianza concreta di come i valori di accoglienza, rispetto e determinazione possano efficacemente abbattere muri e superare ostacoli.
Un ruolo cruciale in questo successo è stato riconosciuto al mister, Enzo Montagna, la cui guida competente, paziente e appassionata è stata fondamentale. Mettendo a disposizione il suo tempo, la sua disponibilità e le sue conoscenze tecniche, mister Montagna ha saputo plasmare un gruppo capace di credere in se stesso e perseguire i propri sogni.
La gratitudine della squadra si estende anche al presidente Luigi Di Somma, la cui instancabile dedizione ha reso possibile l’esistenza e lo sviluppo di questo progetto, e a tutto il Consiglio Direttivo dell’Associazione.
Il ringraziamento più sentito, tuttavia, è rivolto a ciascun componente della squadra: a chi ha lottato su ogni pallone in campo, a chi ha offerto il proprio supporto dalla panchina, a chi ha fatto sentire il proprio calore e la propria voce dagli spalti. Ognuno ha contribuito con una parte di sé, costruendo una squadra non solo solida atleticamente, ma soprattutto unita dalla voglia di esserci, supportarsi reciprocamente e vincere insieme.
“Questa promozione è la vittoria di tutti noi, si legge dal comunicato dell’ASD Pochos Napoli, perché ogni sacrificio, ogni allenamento, ogni momento difficile ha costruito qualcosa di più grande: la nostra storia, il nostro orgoglio, la nostra squadra.”
