L’Italia in marcia: esplode l’Onda Pride da nord a sud
Da Alessandria a Enna, passando per Padova, Savona e Caserta, l'Onda Pride colora l'Italia. Le piazze si riempiono per rivendicare diritti e visibilità contro ogni discriminazione.

L’Onda Pride inaugurata a Sanremo il 5 aprile, travolge tutta l’Italia da nord a sud in vista del Pride Month. Il 31 maggio saranno Alessandria, Padova, Savona, Caserta ed Enna a marciare per le strade del paese colorando L’Italia nella stagione dei Pride. Grandi e piccole città scendono in piazza per rivendicare i propri diritti, rappresentare una parte dell’Italia che rivendica a gran voce la propria esistenza e resistenza.
In vista di svolte sempre più repressive e attacchi omofobi e transfobici nei confronti delle persone LGBTQIA+ sia in Italia che in Europa, questi pride hanno come scopo la rivendicazione di diritti che devono essere necessariamente riconosciuti e non limitati. Da nord a sud le rivendicazioni sono unanimi: matrimonio egualitario, possibilità di adozione per le coppie omogenitoriali, una legge contro l’omotransfobia.
Il Padova Pride
si muove da piazza de Gasperi alle ore 16:00 e arriverà alla stessa piazza intorno alle 18:30 dove ci saranno discorsi, spettacoli musica e djset. Ospiti speciali saranno Ava Hangar alla console, Edoardo Zaggia e Alberto Sacco invece sul palco del pride che guideranno i discorsi, i balli e spettacoli con la loro arguta comicità. Particolarità di questo pride è quella di caratterizzarsi per l’attenzione particolare all’inclusività delle persone con disabilità attraverso un percorso alternativo, un po’ più breve ma che si contraddistingue per l’accessibilità in quanto pensato per evitare la folla, i rumori e la forte musica dei carri presente invece nel percorso ufficiale. Il punto di partenza e arrivo sarà però lo stesso in quanto le strade si incrociano in piazza dei Signori. Ci saranno in entrambi aree di defaticamento e info point accessibili dove si possono chiedere tutte le informazioni. Il Pride si è organizzato anche con assistenza da remoto attraverso la diretta su Instagram alla pagina di Padova Pride e un gruppo whatsapp dove un gruppo di volontari, specializzati in psicologia, forniranno assistenza personale al numero +393513287741.
Il Caserta Pride
organizzato da Rain Arcigay Caserta sarà il primo della regione Campania. Il pride inizia alle 16:00 con partenza alle 17.00 da piazza Vanvitelli e proseguirà controsenso, proprio per dare un forte messaggio, fino ai giardini della Reggia, super ospite Priscilla madrina del Pride e Valentina Petrillo atleta paraolimpica e attivista transgender. Per il post pride il comune di Casagiove e l’entusiasmo dei cittadini, hanno organizzato tantissimi eventi per l’occasione, assolutamente da non perdere. Per tutte le altre informazioni si rimanda all’intervista completa su canale YouTube di Radio Pride
Per l’Enna Pride
il ritrovo sarà al Castello di Lombardia alle 17:00 mentre la partenza sarà alle 18:00 e l’arrivo in piazza Umberto I è previsto per le ore 20:00. lungo il tragitto previste una sosta in Piazza Duomo dove interverrà Luana Gravina – rappresentante ‘Cristiani LGBT+ Sicilia’ e una sosta in Piazza Napoleone Colajanni per l’intervento di Vera Navarria – presidente ‘Arcigay Catania’. La madrina sarà l’attivista Alessia Crocini nonché presidente nazionale di “Famiglie Arcobaleno”.
In occasione questa ondata arcobaleno abbiamo deciso di intervistare alcuni organizzatori dei Pride del 31 maggio che hanno espresso le ragioni della propria marcia e alcune battaglie.
Il Pride di Savona
visto il successo delle edizioni precedenti, ha raddoppiato l’appuntamento tenendo un pre-party il 30 maggio e la marcia il 31. Motto di quest’anno è “Siamo indelebili”, per sottolineare l’importanza della comunità transgender che ancora oggi viene continuamente attaccata. Questa sera quindi, in Piazza dell’Eroe ci sarà un importante talk per parlare di diritti e in particolare delle famiglie arcobaleno con esperti del settore legale e la testimonianza di tre famiglie omogenitoriali. La parata vera prende avvio domani dai Giardini del Prolungamento alle ore 15:00, dove sono stati allestiti vari stand di food and beverage, e finirà Piazzale Eroe dei due mondi. Sebbene non siano previsti ospiti d’eccezione, per la mancanza di fondi, le istituzioni saranno presenti all’evento e mostreranno il loro sostegno. Il pride come afferma l’organizzatore Domenico Lazzaro “è un momento in cui la tranquilla città di Savona riceve uno scossone, una vibrazione colorate e gioiosa attraverso cui porre l’accento a importanti questioni civili”.
Per il pride di Alessandria
abbiamo sentito Marco Monti, presidente dell’associazione Tessere le Identità ha come motto di quest’anno “Corpi ribelli”. La scelta di questo slogan, dice il presidente, ha una ricaduta soprattutto politica in opposizione ad atteggiamenti ultraconservatori e particolarmente transfobici degli ultimi tempi. Il termine corpi, infatti, vuole porre l’accento sulla possibilità di disporre del proprio corpo in modo autonomo senza vincoli legislativi che limitano le libertà personali, le libertà di essere chi sentiamo di essere. Questo è successo sia con le persone transgender che con le famiglie arcobaleno. L’aggettivo ribelli invece vuole da un lato sottolineare questo senso di liberazione dall’oppressione legislativa che limita chi vogliamo essere e dall’altro mette l’accento sulla Resistenza e sull’antifascismo su cui si basa la nostra Costituzione e i nostri valori, in aperta opposizione a neo-forme di nazifascismo che stanno nascendo.
Marco, com’è organizzato il vostro Pride quest’anno e chi sarà la madrina?
Il pride si muoverà da viale delle Repubblica alle ore 16:00 per arrivare al parco Carrà dove è stato allestito un palco dal quale il sindaco e la madrina Vladimir Luxuria terranno i loro discorsi. Ad accompagnare l’evento sarà poi tanta musica e lo street food per chi vorrà rimanere fino a tardi.
Avete mai incontrato dei problemi o delle opposizioni massive per l’organizzazione del pride?
Delle vere e proprie opposizioni no. Dal 2022 poi la giunta di centrosinistra si è sempre mostrata ben disposta e ha sostenuto con entusiasmo l’iniziativa anche perché i piccoli pride di provincia a differenza di quelli delle grandi città richiamano all’attenzione l’intera cittadina che vuole o non vuole si trova ad affrontare queste tematiche, le incontra faccia a faccia e inevitabilmente ne viene a conoscenza. I pride di provincia portano tutti anche chi non segue la politica a chiedersi cosa sia, è un modo per calare in provincia le tematiche importanti e per far riflettere le persone.
Quali sono le battaglie principali che portate al pride?
Le battaglie sono quelle di sempre. I diritti civili e la violenza omotransfobica. Chiediamo un matrimonio egualitario, supporto alla comunità trans e non-binary per quello che riguarda la loro affermazione di genere sia sul processo sanitario sia legale, le adozioni per tutte le famiglie arcobaleno, l’approvazione di una legge come quella del DDL Zan.
Poi non possiamo ignorare anche quello che sta succedendo in Palestina dove condanniamo il genocidio in atto e sosteniamo il popolo palestinese.
Dal Governo, ci vede la possibilità di un’apertura?
Assolutamente no. Vediamo un silenzio estremamente significativo da parte del Governo ogni volta che c’è una vittima di violenza omotransfobica, con c’è nessuna presa di posizione e questo la dice lunga su quello che pensano; ma sentiamo continuamente discorsi contro persone transgender e non-binary e vengono riportati anche all’estero come cavalli di battaglia. Inoltre, è notizia recente che l’Italia non ha firmato la denuncia per quello che sta succedendo in Ungheria con la proibizione del pride di Budapest.
Per questo e per altro ancora bisogna manifestare e colorare l’Italia.
