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Insulti omofobi e razzisti contro studenti napoletani a Venezia

La denuncia della dirigente scolastica Mariarosaria Stanziano. Intonati cori contro i suoi ragazzi

Insulti omofobi e razzisti contro studenti napoletani a Venezia

Cronaca, Diritti civili, News

28 Dicembre 2024

Di: Vincenzo Sbrizzi

Insulti razzisti e omofobi contro un gruppo di studenti napoletani che a Venezia stavano partecipando a un ballo di Natale in abiti d’epoca, organizzato dalle associazioni di danza storica. A denunciarlo è Mariarosaria Stanziano, dirigente scolastica dell’Istituto statale di istruzione superiore “Archimede” di Napoli, nel difficile rione Conocal di Ponticelli, periferia orientale della città. In un post pubblicato su Facebook Stanziano ha raccontato il percorso che ha portato gli studenti dell’istituto Archimede ad approcciare la danza storica, con corsi rivolti prima ai docenti e poi agli alunni.

Sabato 21 dicembre venti ragazzi dell’Archimede hanno partecipato a un evento natalizio organizzato in un albergo di Venezia che prevedeva come dress code quello di indossare un abito ottocentesco. Una serata, preceduta da una passeggiata in abito storico per le strade di Venezia durante la quale, racconta la preside, sono stati rivolti “ai miei ragazzi assurdi cori razzisti, discriminatori e omofobi, di una crudeltà e cattiveria assurda e ingiustificata, solo perché indossavano gli abiti storici o perché si sentiva l’accento napoletano”.

Stanziano spiega di aver “già informato dell’accaduto l’assessore alla Scuola della Regione Campania, Lucia Fortini” e di voler “scrivere una lettera aperta al sindaco di Venezia e al governatore della Regione Veneto per informarli del trattamento ricevuto. I ‘nostri ragazzi’ che conoscono il Conocal e il Bronx di Ponticelli hanno danzato con dame e cavalieri provenienti da Associazioni di Danza storica di tutta Italia e si sono seduti a cena in un hotel 5 stelle con argenteria e servizi d’epoca, per me è stato un enorme motivo di orgoglio. Nulla può cancellare e distruggere questo, nemmeno la cattiveria, l’ottuso pregiudizio, l’odioso razzismo e l’inconcepibile omofobia di ragazzi, uomini e donne che non hanno esitato ad apostrofare dei ragazzini tra i 14 e 18 anni, che hanno l’unica colpa di essere nati a sud dell’Italia e che hanno l’accento di un dialetto-lingua diverso”.

Le scuse del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro

“Con grande rammarico ho letto dell’esperienza che avete vissuto Lei e i suoi studenti durante la Vostra recente visita a Venezia. Le ingiurie e gli insulti che Lei e i ragazzi provenienti da Napoli avete ricevuto sono inaccettabili e non riflettono in alcun modo i valori della nostra Città, che ha sempre accolto con rispetto e apertura le diverse culture e tradizioni. Mi dispiace davvero tanto”. Ha affidato a una lettera aperta le sue scuse, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, indirizzata alla dirigente scolastica.

“Venezia ha una storia di dialogo, integrazione e incontro, ed abbiamo sempre condannato ogni atto di mancanza di rispetto nei confronti di chiunque, soprattutto di chi porta con sé la ricchezza della propria storia e della propria cultura – ha sottolineato Brugnaro -. A nome della città e mio personale, desidero porgere pubblicamente a lei e a tutti i ragazzi le mie più sincere scuse per quanto accaduto. La invito a tornare a Venezia assieme ai suoi studenti, nostri ospiti, per conoscerci personalmente e per farvi scoprire anche ambiti meno conosciuti del nostro territorio”.