Il Pavia Pride 2025 animato dalle “Battagliere-Senza diritti non c’è pace”
Patrocinato dall'amministrazione di centro-destra, senza i voti di Fratelli d'Italia, si è svolto sabato 7 giugno

Si è tenuto sabato 7 giugno 2025 la IX edizione del Pavia Pride, il cui titolo quest’anno recitava “Battagliere – Senza diritti non c’è pace”. La manifestazione, organizzata da Coming-Aut, è tornata a ripercorrere le vie del centro per culminare nel momento del palco a conclusione del corteo, dove agli interventi politici hanno accompagnato le tantissime storie delle persone LGBTI+. Il corteo, partito alle 16 con concentramento in piazzale Ghinaglia, è arrivato fino al palco a conclusione presso i giardini delle scuderie del Castello. È stato questo il momento in cui le associazioni aderenti hanno potuto esporre materiali informativi sulle loro attività e confrontarsi attraverso il “microfono aperto”, grazie ad interventi di esponenti del mondo della cultura e del volontariato non solo locale.
La sera è stata la volta del tradizionale Pride Party al Caffè Teatro di Strada Nuova 75. Un evento come sempre dedicato al divertimento e all’incontro tra tutte le persone che hanno sostenuto la manifestazione. Il pride ha visto come madrina Anita Garibalde, operatrice esperta di peer education e sex working, dal forte vissuto personale-politico e che si occupa, fra le altre cose, anche di accoglienza delle persone trans sex worker migranti, e Immanuel Casto, cantautore unico e provocatorio, autore di giochi, divulgatore e attivista che, sfidando i tabù e il senso del pudore, promuove la logica e amplia la conoscenza pubblica della neurodivergenze.
Cecilia Bettini, presidente di Coming-Aut, dichiara: “Nell’attuale stagione politica apertamente ostile alle persone LGBTI+, vogliamo veicolare un forte messaggio di resistenza: la comunità LGBTI+ non è inerme di fronte ai tentativi di cancellazione delle proprie esistenze. Continueremo a presidiare le nostre istanze, e lo facciamo con la potenza dei nostri corpi e delle nostre vite. Alla violenza omobilesbotransfobica e alle false narrazioni su di noi contrapponiamo le nostre storie e la nostra storia. Perché, come ci insegna Sylvia Rivera, ‘senza diritti non c’è pace’. Un paese che si possa definire realmente democratico, deve essere in grado di garantire tutele a todes”.
Il Pavia Pride ha ottenuto il patrocinio della Provincia di Pavia e del Comune di Pavia, con un segnale di sostegno da parte dell’Amministrazione oltre che di forte richiamo per tutta la comunità locale. Quest’ultimo concesso dall’attuale giunta di destra anche se senza il voto di Fratelli d’Italia, che si è dichiarata contraria. Per tutta la settimana Palazzo Broletto a piazza Vittoria, nel cuore del centro storico, si è tinto dei colori della bandiera arcobaleno. Sulla sua facciata le persone volontarie di Arcigay Pavia hanno esposto sei drappi arcobaleno che hanno svettato per tutta la Pride Week e il giorno del Pride. Un’iniziativa realizzata anche quest’anno grazie al Patrocinio del Comune di Pavia e un segnale di sostegno da parte dell’Amministrazione oltre che di forte richiamo per tutta la comunità locale.
