Sentenza epocale in Brasile: riconoscimento giuridico per le persone non binarie
Storica sentenza della Corte Suprema che riconosce il genere non-binario nei documenti ufficiali in un Paese con un tasso elevatissimo di crimini di matrice transfobica

Le associazioni LGBTQIA+ brasiliane possono essere soddisfatte: le persone non binarie, nello stato carioca, potranno finalmente vedersi riconosciute a livello giuridico per quel che sono.
Con una sentenza epocale, la Corte Suprema brasiliana ha stabilito che i cittadini hanno il diritto di registrare il genere neutro nei documenti ufficiali. Il giudice relatore di questa disposizione rivoluzionaria, ancora più importante e rivoluzionaria in un Paese che conta un tasso elevatissimo di delitti per transfobia, è Luiz Edson Fachin. Da oggi, le persone non binarie, in Brasile, potranno adottare la dicitura “non-binario” o un’opzione neutra nei campi relativi al genere di appartenenza nei documenti come la carta d’identità, il passaporto e l’atto di nascita.
In realtà, il Brasile non è il primo Paese sudamericano in cui è possibile il riconoscimento formale di identità di genere che esulino dal consueto binarismo maschio-femmina. Anche Argentina, Uruguay, Colombia e Messico hanno invero intrapreso riforme simili.
La sentenza brasiliana, sia pure in una nazione contraddistinta da una radicata violenza fondata su orientamento sessuale e identità di genere, ha il pregio di poter ispirare un modello di società più inclusiva e rispettosa e alimentare la speranza che la giustizia abbia la forza, con dispositivi così lungimiranti, di orientare in maniera positiva la società civile e l’immaginario collettivo.
